2017-2020
Dai termini greci nomos e adelphia, che significa: “Dove la fraternità è legge”. Nomadelfia è un popolo comunitario, più che una comunità, ed è situato vicino alla città di Grosseto in Toscana (Italia). Un piccolo popolo con una sua Costituzione che si basa sul Vangelo. Fondata nel 1948 nell’ex campo di concentramento di Fossoli da don Zeno Saltini, il suo scopo: dare un papà e una mamma ai bambini abbandonati. Attualmente conta circa 300 persone, 50 famiglie suddivise in 11 gruppi, di cui quasi la metà bambini e ragazzi, parte pulsante della comunità. In Nomadelfia tutti i beni sono in comune, non circolano soldi, non ci sono negozi ma soltanto magazzini. I generi alimentari vengono distribuiti ai “Gruppi Familiari” in proporzione al numero delle persone e secondo le necessità dei singoli. Nello spirito dei consigli evangelici la popolazione di Nomadelfia conduce una vita caratterizzata da “sobrietà” cioè secondo le vere esigenze umane.

2011
Il settore dei parchi acquatici è la tipologia estiva più diffusa tra i parchi divertimento in Italia. Il comparto sta vivendo un periodo di grande espansione: ogni regione può vantare almeno un parco acquatico di piccole o medie dimensioni. In alcune aree particolarmente turistiche l'offerta è molto ampia ed alcune strutture sono addirittura considerate tra le più belle d'Europa. Quello dei parchi divertimento in generale e di quelli acquatici in particolare sta diventando un vero e proprio fenomeno di costume. L’afflusso ai parchi divertimento si caratterizza come un interessante fenomeno sociologico contemporaneo che vede coinvolti vacanzieri di tutte le classi sociali e di tutte le nazionalità.

2006
Femina Rea è un fotoreportage sulla carcerazione femminile realizzato nel contesto di più penitenziari italiani.
I dati giuridici rilevano in termini assoluti un indicatore di criminalità femminile nettamente inferiore rispetto a quello maschile. Su una popolazione di 60.000 detenuti le donne sono poco meno di 3.000 e quindi percentualmente pari al 5%. Se questo dato viene proiettato sulla popolazione italiana distinta tra maschi e femmine quella percentuale si riduce ulteriormente assestandosi intorno allo 0,0001%. Questi dati ci offrono un indice di pericolosità sociale delle donne vicino allo zero di cui si dovrebbe tener conto nell’ambito del sistema penitenziario per differenziarlo in modo significativo dal mondo penitenziario maschile che è di 23 volte superiore a quello femminile.

2005
Un progetto comunitario che vede inserite nel mondo del lavoro persone appartenenti a classi sociali disagiate come disabili, tossicodipendenti, immigrati, disoccupati maturi, detenuti.
Le immagini sono state scattate su cinque province della Toscana costiera: intendono ritrarre “l'umanità” coinvolta nel pieno svolgimento delle relative mansioni, quale traguardo del loro percorso. Visioni che circondano le nostre vite quotidianamente, spesso ignare di tali precarie esistenze.

2010
Una particolare famiglia italiana, uno spettacolo viaggiante dal fascino "d'altri tempi". Marito e moglie, di tradizione circense lui, di origine gitane lei, insieme ai loro cinque figli sono impegnati in una semplice e coinvolgente rappresentazione itinerante. Si muovono con una carovana: unici in Italia, fanno ancora uso di mezzi antichi. Sorprendente, infatti, è scoprire che anche la loro vita quotidiana è caratterizzata dall'abitare in tradizionali carri in legno, in totale analogia con il tipo di spettacolo che presentano: "Spettacolo Nostalgia".

2007
L'Opera del Banco attraversa un percorso di “filiera sociale” sugli effetti dell'attività svolta dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus o dalle Associazioni di Volontariato collegate. Scopo della Fondazione è “la raccolta delle eccedenze di produzione, agricole e dell'industria specialmente alimentare, e la redistribuzione delle stesse ad Enti ed iniziative di aiuto ai poveri ed agli emarginati”. Il percorso fotografico si concentra soprattutto sulle azioni nei "luoghi del bisogno", come le mense dei poveri, le comunità di recupero, le famiglie attraverso la consegna diretta o il porta a porta.

2013
Storie di persone che si trovano in temporanea ospitalità presso centri accoglienza per l'emergenza abitativa o in occupazione di spazi istituzionali dismessi.
Con la crisi economica molti inquilini che prima pagavano regolarmente l'affitto non sono più in grado di farlo. Sono stati definiti "inquilini morosi incolpevoli" e lo sfratto ne è una diretta conseguenza. In Italia c'è uno sfratto ogni 70 famiglie in affitto. Un dato che evidenzia lo stato di gravità del fenomeno.

2002
Un approfondito e delicato reportage dedicato alla maternità vissuta in ogni suo aspetto.
Analizzato in una pregevole realtà della sanità pubblica italiana, l'evento, perpetuo miracolo della natura umana, attraverso le immagini che compongono il lavoro offre momenti intensi e irripetibili, quelli stessi in cui “nasce la vita”.

2003
Racconto fotografico realizzato all'interno del carcere di Gorgona, isola penitenziario a largo della costa livornese.
La realtà vissuta al suo interno è molto più simile ad un concetto di “comunità” che non a quello di un carcere comune. Qui, i “reclusi”, svolgono debitamente varie attività produttive che di fatto quasi soddisfano il fabbisogno interno, operando sostanzialmente in coatta “libertà”. Solo a sera i detenuti subiscono la chiusura nelle loro celle. E' catturando ogni attimo di questo particolare percorso di vita comune, fatto di regole, orari, fatiche, svaghi ecc... che si sviluppa l'intero reportage che documenta un pregevole esempio di positivo recupero sociale.

2016
Un approfondimento di quella che è l’esperienza toscana del volontariato che, con le sue 3500 associazioni, rappresenta una miniera d’oro di impegno, di iniziativa, di generosità e di buone pratiche. Sono state individuate sedici associazioni in rappresentanza delle tante realtà esistenti, non certo con l’ambizione di essere esaustivi ma sicuramente con l’obiettivo di poter realizzare una testimonianza emblematica e significativa, colta attraverso le esperienze di due volontari presi a riferimento di ogni associazione, di un movimento tanto ampio, diverso, spesso inaspettato e sicuramente sconosciuto ai più. Da questo progetto è nato il libro "Obiettivo volontario. Viaggio nel mondo delle associazioni".

2016
Ai margini dello show... Quell'atmosfera che non ci è mai rivelata e che tanto si discosta dall'idea brillante dello spettacolo. Oltre le luci c'è una penombra greve... un'opaca attesa che flebilmente sottende ad una mesta consuetudine. L'attrazione diviene una vera e propria performance routinaria... esibita al di là di un sipario che cela pregnanti solitudini. Circo Oscar Orfei - località La Mazzanta - Vada (LI).